La notte blu. Il racconto di un evento speciale

Uno scorcio di Capoliveri durante la notte blu

Che quella appena passata fosse una serata speciale lo diceva il calendario, ma anche l’infinita coda di macchine e persone. Da una parte San Lorenzo e dall’altra la notte blu. L’evento spettacolo organizzato a Capoliveri che questo anno si è ripetuto per la terza volta, portando con sé la carica delle migliori iniziative, di quelle che riempiono le piazze.

Non a caso la fila per entrare nel centro alle dieci di sera raggiungeva il bivio che porta alla spiaggia di Barabarca. L’attesa per entrare in paese è durata quasi un’ora. E ne è valsa la pena.

Appena arrivati in zona si veniva accolti da un fiume in piena. Persone in ogni dove, tutte curiose di sbirciare tra le vetrine dei negozi aperti e tra le piccole vie del paese, trasformate per una notte in tanti raccolti palcoscenici da dove i gruppi del posto suonavano del loro meglio tra cover di canzoni famose e produzioni proprie.

Camminare è stato difficile, tanta era la calca di stranieri, continentali, ma anche e soprattutto elbani. A cominciare da via Calamita, la strada che uscendo dal paese porta alle miniere, passando in via Gori, fino ad arrivare alla centrale piazza Matteotti era impossibile fare più di tre passi consecutivi.
Capoliveri in pieno fermento tra ragazzi entusiasti per i diversi suoni che uscivano dalle vie e le famiglie curiose di passare una serata diversa dal solito con luci, scenari e colori rigorosamente in blu. Sì, perché la notte di Capoliveri ha le sue regole. Vestiti, illuminazioni e decorazioni: tutto blu. Come il mare che circonda il paese.

Oltre alle note di buona musica, esclusivamente dal vivo e prodotta dai giovani del posto, dalle vie si poteva far visita alle diverse bancarelle, come anche ai negozi rimasti aperti fino a notte tarda.

Il centro di tutto però è stata piazza Matteotti che ha offerto lo spettacolo più creativo e suggestivo: una luna lasciata salire verso l’alto attraverso un percorso costruito apposta nel centro della piazza.

Così, sparando coriandoli, fumo e musica elettronica, Capoliveri ha salutato il passaggio delle stelle nella notte di San Lorenzo. O meglio nella notte blu.

 

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