Rievocazione della storica Leggenda dell’Innamorata. Intervista a M.Venturini ideatore e promotore

Michelangelo Venturini

Michelangelo Venturini ne il conte Domingo Cardenas durante la rappresentazione storica della festa dell’Innamorata il 14 luglio di ogni anno.

Correva l’anno 1534 verrebbe da dire, invece siamo ormai nel 2012 e alla trentesima edizione di questa rievocazione storica, in costumi d’epoca, che vede il Comune di Capoliveri protagonista a livello europeo di una delle più belle e suggestive rappresentazioni della tradizione elbana e toscana riconosciuta e patrocinata addirittura dalla Confederazione Europea delle feste e manifestazioni storiche.

Ho chiesto a Michelangelo Venturini, fondatore ed ex presidente dell’Associazione Culturale Giuseppe Verdi, ideatore e promotore di questa straordinaria festa, e presidente dell’Associazione Granducato Innamorata, da dove sia partita la sua decisione di rappresentare in un modo così veritiero e scenografico la leggenda:

“ … da ragazzino amavo ascoltare i racconti dei vecchi, quando la sera ci si ritrovava a veglia, tutti intorno ad un tavolo, illuminati solo da  candele e  luci all’acetilene, rimanevo incuriosito e impressionato da questa storia di pirati che nottetempo sbarcavano nelle baie a rapire e depredare. Da ragazzi, il 14 luglio di ogni anno, accendevamo tre falò sulla spiaggia e comunicavamo tramite i fuochi accesi da altri ragazzi come noi sulle spiagge; questo fu l’inizio della rievocazione della leggenda…”

Alcuni appunti e documenti storici

Alcuni appunti e documenti storici, che si tramandano di padre in figlio, dove si parla della Leggenda dell’Innamorata (foto C. Colnago)

La “storia dell’Innamorata” rivive, infatti, tra tradizione e leggenda e ci riporta ad un medioevo scosso da guerre ed invasioni, dove due giovani di diversa estrazione sociale, Lorenzo e Maria,  innamorati ed ostacolati dalle rispettive famiglie, si trovano a dover rinunciare per sempre al loro amore. Lorenzo viene rapito da una nave corsara e Maria, disperata, si lascia cadere in mare lasciando impigliato ad uno scoglio lo scialle, ovvero “la ciarpa”, che da allora dà il nome all’omonimo scoglio.

Domingo Cardenas, giovane spagnolo esiliato a Capoliveri, nella seconda metà del 17° secolo, e a sua volta affascinato dalla leggenda, decise e promise di far rivivere ogni 14 luglio, con mille torce per terra e per mare, la ricerca dei due giovani amanti.

Michelangelo Venturini mantiene la promessa del nobile Cardenas impersonandolo durante la manifestazione e guidando il corteo per le vie del paese.

Non voglio aggiungere altro per non rovinare la sorpresa, non possiamo mancare, la leggenda continua sabato prossimo per le vie di Capoliveri, di nuovo trasformato in castello medievale nella nostra fantasia, di nuovo, con la suggestiva fiaccolata di mille torce, alla ricerca di Maria e di Lorenzo, e il loro perduto amore.

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