Capoliveri e gli sport outdoor

Con l’autunno in arrivo e la Festa dell’Uva alle porte, Capoliveri si fa trovare preparata in tutte le stagioni. Infatti, con nuovi progetti avviati sul territorio nelle ultime settimane, Capoliveri si candida a paese adatto ad una vacanza durante tutto l’anno, con un occhio di riguardo per chi ama lo sport.

Gli appassionati di sport, siano essi principianti o esperti, troveranno particolarmente interessanti due progetti realizzati a Capoliveri: il “Capoliveri Bike Park” e il “Linea di Boe”.

La partenza della Capoliveri Legened Cup 2011

Il progetto “Capoliveri Bike Park” nasce dalla voglia di valorizzare i paesaggi e i meravigliosi scorci che si godono tra la macchia mediterranea nei dintorni di Capoliveri. Dovete sapere che nel 1994 si svolse sui promontori del Monte Calamita la prova italiana di Coppa del Mondo di Mountain Bike. Definito da Ned Overend, vincitore della gara, “il più bel percorso che abbia mai ospitato una competizione di mountain bike“, il tracciato del Monte Calamita è stato rivisto e sono state inaugurate cinque piste, corrispondenti ad altrettanti diversi livelli di difficoltà.

Si va dal Percorso A “Calamita”, considerato il percorso più facile coi sui 19 chilometri e gli 800 m di dislivello, al Percorso B “Miniere” caratterizzato da 16,6 km in alcuni tratti impegnativo a causa del fondo sconnesso. Poi c’è il Percorso C “Ripa Est” che si affaccia sul litorale maremmano fino ascorgere il promontorio dell’Argentario e il Percorso D “World Cup”, location individuata per la prova italiana della coppa del mondo Grunding di mountain bike, decisamente impegnativo. Infine c’è il Percorso E “Legend Cup”, di 41 km ed estremamente complesso.

Il progetto ha un duplice scopo: quello di rendere permanentemente fruibile un territorio di inestimabile valore paesaggistico ed esprimere il potenziale turistico-sportivo del paese. Nelle giornate terse il Monte Calamita, da sempre luogo di grande suggestione, permette uno sguardo che va dalla macchia mediterranea all’infinito: da qui si vede in modo nitido la parte sud dell’Arcipelago Toscano.

Trovate tutti i percorsi e le notizie relative al progetto sul sito Capoliveri Bike Park.

Il progetto Linea di Boe - foto di Giancarlo Tonti su Flickr

 

Il progetto “Linea di Boe” nasce da un’idea dell’Amministrazione Comunale del Comune di Capoliveri ed è stato redatto dall’architetto Vincenzo Alessandro Rabbiolo con lo scopo di rendere le immersioni più “facili, sicure e rispettose dell’ambiente” come si legge sul sito del Consorzio Elbano Diving.

L’area interessata è quella che va da Capo Calvo a Fonza: grazie a undici boe luminose posizionate a 30 metri dalla costa gli appassionati di subacquea potranno immergersi in tutta sicurezza e allo stesso tempo ne gioverà anche l’ambiente perché il diving sarà finalmente regolamentato. Il progetto è di fondamentale importanza e dimostra come Capoliveri voglia garantire la protezione e il risanamento dell’ecosistema marino elbano partendo dalla valorizzazione del territorio. Non di minor importanza è l’aspetto della correttezza ecologica: tutte le attività economiche connesse al mare devono far sì che questo sia fruibile a tutte le persone nel rispetto del patrimonio naturalistico delle coste e dei fondali elbani ancora incontaminati.

Non di minore importanza sono gli obiettivi perseguibili con il progetto “Linea di Boe”: tra i più importanti i fattori della destagionalizzazione e riqualificazione del turismo, la diminuzione dei natanti da diporto e la segnalazione dei luoghi d’interesse per quanto riguarda la flora e fauna marina.

Le boe quindi consentiranno non solo l’individuazione di punti interessanti ma anche di un ormeggio sicuro rispettoso del fondale. Le boe possono essere utilizzate da associazioni di diving e da privati,  in inverno passeranno da 11 a 5 boe.

Chi l’ha detto che il periodo migliore per visitare Capoliveri sia l’estate?

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