Il pubblico è il principe del teatro

Torna lo spettacolo per bambini a Capoliveri. In questo terzo week end di febbraio fa ingresso al Cinema Teatro Flamingo la compagnia toscana Manufatti Teatrali per far rivivere l’emozione e la scoperta dei classici teatrali per ragazzi con lo spettacolo “I racconti delle scarpe”.

Abbiamo incontrato uno dei protagonisti della storia che sabato 21 febbraio alle 15,30 sarà raccontata dal Palco del Flamingo e abbiamo scoperto qualche curiosità.

Teatro Flamingo (Foto Comune di Capoliveri)

Teatro Flamingo (Foto Comune di Capoliveri)

Lui è Andrea Giannoni fra i fondatori di Manufatti Teatrali, è toscano doc e ama la sua terra tanto da volerne difendere storia e cultura attraverso il suo mestiere, quello di attore.

Ciao Andrea, sono molti anni che lavorate insieme, tu e gli altri componenti della compagnia quando è nata l’idea di incontrarvi dal punto di vista artistico?

Da tanti anni lavoriamo a progetti sempre nuovi e sempre diversi e a spronarci in questa direzione è stata la voglia di confrontarci con il pubblico sempre più spesso attraverso le nostre arti di musicisti, attori, registi e drammaturghi. Per noi il pubblico è “Principe” del teatro e a lui ci rivolgiamo distogliendolo dal multimediale, dal preconfezionato che spengono la fantasia, per regalare emozioni, spingendo lo spettatore a usare la sua immaginazione. Noi lavoriamo su questo.

Che cosa ci dobbiamo aspettare dallo spettacolo che portate in scena a Capoliveri?

La scena, innanzitutto è vuota. Protagonisti sono i due attori che con il loro corpo riempiono la scena portando lo spettatore a immaginare, fantasticare e interagire con noi. Certo con i bambini è cosa facile, loro sono portati naturalmente a farlo, ma è interessante vedere come in tutti i nostri spettacoli ogni volta si assiste ad un’interazione diversa che parte anche dagli adulti. Lo spettacolo infatti non è solo per i piccoli, ma per tutti.

La storia che presentiamo è un classico di Carlo Collodi. Noi ci riferiamo sempre ad autori classici in questo caso è un toscano come noi. Questo perchè crediamo nella valorizzazione del linguaggio e della nostra lingua, l’italiano, la prima e l’unica al mondo nata dalla penna di uno scrittore – mi riferisco a Dante Alighieri – e che dobbiamo difendere. Oggi è un momento in cui c’è una fruizione selvaggia della lingua, non si rispettano punteggiatire, paole frasi e modi di dire della nostra cultura, noi giocando sul palco faremo in modo di riscoprire il valore del linguaggio con il pubblico.
E poi, come in pogni fiaba che si rispetti c’è la morale e affronteremo anche quella…giocando.

I racconti delle scarpe

I racconti delle scarpe

Voi siete toscani, qual è il vostro rapporto con l’Isola d’Elba?

Per noi l’Elba è un sogno, un paradiso e ci mettiamo pronti a viverlo a tutto. Non vi nascondo che in città aspettiamo in molti l’arrivo della bella stagione per una scappata all’Elba. Ora all’Elba ci vediamo sempre più spesso anche durante i mesi invernali ed è sempre una bella scoperta perchè si può godere di una natura bellissima che regala tantissimo anche fuori stagione…

Cosa vuoi dire agli spettatori che domani saranno a teatro allo spettacolo?

Venite con l’idea di divertirvi perché non dimenticate che in inglese recitare si dice “play”, in francese “jouer”, dunque il significato è ovvio …recitare è un modo per giocare, divertirsi e stare bene…Questo è uno spettacolo davvero per tutti e noi vi spettiamo numerosi!

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