Un tocco d’amore grande come il mare

Daniela Tombà (Foto di Claudia Colnago)

Daniela Tombà (Foto di Claudia Colnago)

Romana di nascita, Daniela Tombà si divide tra il mare dell’Elba e l’archeologia della sua città.

Ho avuto il piacere di incontrarla anni fa, frequentando gli ambienti che abbracciano l’arte e la sua espressività, proprio qui, sull’Isola d’Elba.

E quante volte ci siamo incrociate all’interno di manifestazioni o durante la cura di alcune esposizioni.

Ho intervistato Daniela nel centro storico di Capoliveri, davanti alle sue opere, i suoi quadri, in un “chiasso”, il vicolo Piave, a metà tra un fiabesco silenzio e il caotico vociare delle notti estive.

Il tratto dei suoi pennelli parlano di lei, del tempo, della nostalgia del passato.

Tanta è la passione, grande la volontà.

Daniela si esprime tramite le sue intense forme, le conchiglie colorate, gli scorci sul mare, dove possiamo leggere la solitudine, la pace e il desiderio di collocarsi tra la propria identità di donna e la pace della natura circostante, con simbolismi e visioni talvolta molto profonde e personali, molto femminili.

Quadri (Foto di Claudia Colnago)

Quadri (Foto di Claudia Colnago)

Comprendo molto bene la necessità di esprimersi e comunicare tramite delle immagini ricreate, con simboli che nascono da un’interiorità lontana dagli occhi di tutti, una voce che esce come una melodia.

Daniela ha adottato Capoliveri e il paese l’ha accolta, trascorre la maggior parte dell’anno qui, sull’isola, prendendo da essa, giorno dopo giorno, tutti i colori e le sue sfumature che poi trasforma in immagini intense e vivaci.

Quando passo nei vicoli, nelle serate estive affollate e rumorose, e percorro veloce le scalinate, la vedo Daniela, sulle sedie colorate, in mezzo alle sue tele, che respira le stelle in Vicolo Piave, tra la folla sfrenata e la calma assoluta.

E ,a volte, mi sembra un luogo senza un tempo definito.

Opere in Vicolo Piave (Foto di Claudia Colnago)

Opere in Vicolo Piave (Foto di Claudia Colnago)

Una visita alla sua galleria significa trovare angoli e pensieri del mare elbano, racchiusi in un vaso di fiori alla finestra o nella scia gialla di un tramonto; vedere tramite altri occhi, proprio quelli di Daniela, angoli di vita quotidiana, colorata e silenziosa.

Daniela fa parte di un’associazione di artisti elbani, sempre attenta e propositiva, ma è là, nel suo atelier, tra pennelli e tamponi che esprime le sue emozioni.

Ancora non lo sa, ma presto le chiederò di fare un quadro prendendo spunto da una mia fotografia; che emozione sarebbe vederlo appeso in Vicolo Piave!

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